Medicina non convenzionale, naturale e medicina convenzionale, farmacologica

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Non ha senso cristallizzarsi sul tipo di medicina da utilizzare. LA MEDICINA E’ UNA SOLA ed è l’integrazione della medicina convenzionale con la medicina naturale.

La MEDICINA CONVENZIONALE (MC), detta anche ALLOPATICA, utilizza prodotti di sintesi chimica (farmaci) per contrastare le sostanze biochimiche
che si liberano nel corso di infiammazioni, allergie e dolori (antinfiammatori, antiallergici, antidolorifici), per combattere infezioni (antibiotici, antifungini) o per forzare le funzioni corporee quando sono deficitarie (diuretici, cardiotonici, lassativi). Si occupa del paziente soprattutto quando la malattia è manifesta.

La Medicina Convenzionale è indispensabile in tutte le emergenze (incidenti, shock, infarto cardiaco) e quando sono venute meno le funzioni di organi vitali (tumori, malattie degenerative). Purtroppo provoca spesso effetti collaterali indesiderati.

La MEDICINA NON CONVENZIONALE (MNC) si rivolge, come medicina preventiva, anche a chi è sano oppure, a chi ha disturbi funzionali, derivanti cioè, dal cattivo funzionamento di un apparato corporeo, come maldigestione, stipsi, diarrea, irregolarità mestruali…

Può aiutare l’organismo a ripristinare il suo equilibrio anche quando non vi siano ancora alterazioni degli esami strumentali, radiologici o di laboratorio, che
permettano di individuare l’origine del problema.

La MNC si avvale di metodi diagnostici energetico-funzionali (Elettroagopuntura di Voll, tecniche di Biorisonanza, Chinesiologia Applicata) e/o dell’esame
della lingua e del polso e/o dell’iride, per scoprire e per curare disequilibri e alterazioni, prima che questi giungano allo stadio di malattia conclamata.

Essa utilizza metodi e prodotti naturali derivati, a volte, dall’esperienza di medicine millenarie, come la Medicina Tradizionale Cinese o l’Ayurveda, o tecniche dolci, come l’Omeopatia, la Riflessoterapia, l’Osteopatia, la Terapia Craniosacrale.

Esistono anche metodiche non convenzionali molto moderne, come l’Omotossicologia, che usa in concentrazione estremamente bassa (diluizione omeopatica) sostanze tossiche o prodotti dell’infiammazione chiamate citochine, derivanti dalle più recenti scoperte dell’Immunologia.

Spesso, in effetti, i confini tra MC e MNC sono sfumati: ad esempio, la Psicoterapia, la Fisioterapia e la Dietologia sono tecniche naturali e fanno parte anche della MC.

Vi sono, inoltre, metodiche, come l’agopuntura, un tempo considerate “alternative”, che ora sono riconosciute anche dalla MC per la loro validità.

Sicuramente non vi è un tipo di medicina superiore all’altra. Vi sono solo circostanze diverse in cui si deve ricorrere all’una o all’altra: dipende dallo stadio della malattia.

Quando le funzioni organiche sono compromesse troppo gravemente, è giusto utilizzare anche terapie farmacologiche.

Comunque, fino a quando è possibile, si dovrebbe sempre cercare di stimolare, con metodiche più naturali, le capacità che il corpo ha di autoregolarsi, evitando di abusare dei “farmaci anti” (anti-infiammatori, antibiotici, anti-dolorofici…) che sopprimono il sintomo, ma non recuperano veramente la corretta funzionalità.

Va poi sottolineato il fatto che molti rimedi o farmaci utilizzati nelle due metodiche possono venire assunti contemporaneamente e possono ottimamente integrarsi gli uni con gli altri.

La Medicina Non convenzionale può aiutare i pazienti che devono sottoporsi necessariamente alla Chemioterapia o ad altre cure “importanti”, permettendo di tollerarle meglio, in quanto diminuisce gli effetti collaterali dei farmaci e “fortifica” il paziente.

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