IL NASYA E LA PRATICA QUOTIDIANA DELL’OLIO NEL NASO

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Desidero approfondire i temi che ho trattato in due video pubblicati su Instagram e su Facebook il 7 ed il 14 gennaio 2025 sulla prevenzione del raffreddore e sulla “purga del cervello”.

  1. Si tratta in entrambi i casi della pratica semplificata del Nasya per uso quotidiano: viene utilizzato un olio ayurvedico a base di olio di sesamo con l’aggiunta di erbe diverse a seconda della ditta che lo produce.
  2. L’olio è reperibile ovunque vengano venduti prodotti ayurvedici: farmacia, parafarmacia ed in alcune erboristerie.
  3. Esistono alcune opzioni valide per questo scopo, abbastanza equivalenti. Basterà digitare sulla barra di Google: “Olio ayurvedico per il naso” per trovare alcuni oli che vengono venduti in bottigliette corredate di contagocce.
  4. L’olio deve essere applicato, una due gocce, in una narice con il contagocce e poi, chiudendo l’altra narice, si aspira per farlo penetrare più in profondità. Si ripete nella narice opposta.
  5. È bene farlo almeno 2-3 volte al giorno. In caso di raffreddore o mal di testa,o per prevenire allergie è consigliabile incrementare la frequenza anche a 5-6 volte al giorno, ravvicinando le assunzioni per apprezzarne meglio i benefici.
  6. Tutto questo è descritto in modo abbastanza chiaro nei miei video su Facebook ed Instagram.
  7. Non dovrebbe essere utilizzato in tarda serata perché potrebbe rendere più svegli. Infatti, spesso si consiglia dopo mangiato per contrastare la sonnolenza postprandiale.  Chi dice di dormire meglio utilizzando l’olio prima di dormire, ha probabilmente il naso talmente chiuso che, diversamente, non riuscirebbe a respirare bene durante la notte. Resta il fatto che l’olio di per sé aiuta ad avere una maggiore lucidità e chiarezza mentale quindi non è consigliabile in tarda serata.
  8. L’olio può essere utilizzato anche per i bambini, purché riescano ad aspirarlo; pertanto direi di non utilizzarlo prima dei tre – quattro anni circa, ma può variare da bambino a bambino.

EFFETTI DELL’OLIO

  • Poiché l’olio viene applicato nel naso, ha innanzitutto un effetto locale sulla mucosa nasale che viene lubrificata e sulla quale si forma un film lipidico che protegge e mitiga gli effetti dei pollini e degli agenti infettivi. Centinaia di pazienti ai quali l’ho consigliato hanno notato tangibili differenze nella prevenzione delle allergie e dei raffreddori.
  • Rimuove i catarri dai seni nasali e paranasali e perfino dalle orecchie Questo effetto è particolarmente evidente dopo i raffreddori.
  • Nell’Astanga Hridaya, uno dei trattati fondamentali della medicina ayurvedica, nel 20º capitolo della sezione che descrive i principi generali della medicina, Sutrasthan, vengono elencati i benefici dei trattamenti nasali (Nasya). Il NASYA è la “terapia per tutte le malattie localizzate al di sopra delle spalle”, quindi, per il collo e la testa in toto, inclusi cervello, naso, occhi e bocca, perché il naso in Ayurveda è considerato ”la porta della testa”. [6.,7., 8.]
  • Nella medicina ayurvedica, il trattamento del Panchakarma, la pratica più profonda di depurazione dalle tossine, prevede tra i suoi metodi il NASYA.  In questo caso il NASYA viene eseguito alla fine del Panchakarma, come depurazione finale della testa, e, per avere un vero effetto terapeutico, vengono applicate numerose gocce di olio per 2-3 volte consecutive. Anche altre sostanze possono essere aggiunte in base agli effetti che si vogliono ottenere ed in base alla diagnosi effettuata dal medico ayurvedico. Questa è una terapia molto profonda che va eseguita in centri specializzanti, scelta in modo accurato in base alla tipologia del paziente.

TUTTAVIA 

 I testi ayurvedici consigliano anche una forma più semplificata per l’uso quotidiano nella quale l’olio di sesamo medicato con erbe può essere impiegato “ogni giorno dalla nascita alla morte, senza rischi al fine di eliminare i dosha dalla testa”, cioè tutte le impurità che possono causare malattia nella testa e, in generale, dal collo in su.

Può risultare un po’ bizzarro, parlare di depurazione della testa attraverso il naso e per questo mi sembra interessante sottolineare un fatto anatomico. Esiste una comunicazione tra il naso e il cervello: i filamenti del nervo olfattivo, un nervo cranico che fuoriesce dal cervello, entrano nella cavità nasale per permettere di sentire gli odori. 

L’olio viene instillato nelle narici, ma poi viene aspirato e, ripetendo più volte l’operazione, diffonde, come facilmente si può percepire quando libera il catarro dai seni paranasali. Quindi, si comprende come possa riuscire ad attirare sostanze tossiche liposolubili.

 Dobbiamo considerare che il sistema nervoso, dopo il tessuto adiposo stesso, è l’organo più grasso che esista perché l’involucro dei nervi (guaina mielinica) è costituita da grasso e quindi, è comprensibile che proprio nel sistema nervoso vadano ad accumularsi quelle sostanze che hanno un’affinità per i grassi (sostanze liposolubili) come i metalli pesanti, i pesticidi, alcuni contaminanti ambientali come BPA, derivato dai prodotti plastici, diossine, solventi organici come il benzene, i POP (Persistent Organic Pollutant  inquinanti organici persistenti) e alcuni farmaci.

Molte di queste sostanze tossiche liposolubili penetrano proprio attraverso l’inalazione e quindi attraverso il naso e vengono depositati nei grassi del sistema nervoso dove possono rimanere intrappolate anche per anni aumentando il rischio di malattie neurodegenerative come il morbo di Parkinson, l’Alzheimer e altre patologie neurologiche.

Gli studi clinici publicati su PubMed che mostrano la relazione tra metalli pesanti, pesticidi, BPA da materie plastiche e l’insorgenza di malattie neurodegenerative sono numerosissimi. [1., 2., 3., 4., 5.]

La via di eliminazione preferenziale delle sostanze tossiche, rene, fegato, sistema linfatico, sudore, intestino, ha bisogno che le sostanze liposolubili vengano trasformate in idrosolubili, cioè solubili in acqua, per venire eliminate. Queste trasformazioni da liposolubili a idrosolubili per la detossificazione possono risultare insufficienti in caso di carico tossinico eccessivo.

È intuitivo che, se questi sistemi di detossificazione fossero sufficienti, non avremmo una sempre maggiore incidenza di malattie neurodegenerative!

Viene spontaneo domandarsi perché mai non utilizziamo un metodo così semplice che possa ripulire almeno in parte il sistema nervoso attraverso l’olio messo nel naso ogni giorno?

1. Pub Med Calogero Edoardo Cicero1,  Giovanni Mostile1, Rosario Vasta, et al.Metalli e malattie neurodegenerative. Una revisione sistematica” Novembre 2017:159:82-94. doi: 10.1016/j.envres.2017.07.048. Epub 2017 1 agosto.

2. Pub Med, Oscar Hidalgo-Lanussa1, Baez-Jurado E , Echeverria V, et al.Lipotossicità, neuroinfiammazione, cellule gliali e composti estrogenici” J Neuroendocrinologia. Gennaio 2020;32(1):e12776.   doi: 10.1111/jne.12776. Epub 8 agosto 2019.

3. Pub Med Jason R. Cannon 1 , J. Timothy Greenamyre 1, 
“Il ruolo dell’esposizione ambientale nella neurodegenerazione e nelle malattie neurodegenerative” Scienze Tossiche. 13 settembre 2011;124(2):225–250. doi: 10.1093/toxsci/kfr239

4. PubMed Masarat Nabi 1,*, Nahida Tabassum 2,*Ruolo dei tossici ambientali sui disturbi neurodegenerativi” Frontale tossico. 11 maggio 2022;4:837579. doi: 10.3389/ftox.2022.837579

5. POP: Persistent Organic Pollutants o Inquinanti organici persistenti 2 Lug 2021
 Ambiente, Legislazione alimentare, News, rifiuti, Sicurezza alimentare

6. PubMed Katharina Stoelzel1, Gordana Bothe , Win Chong , et al. “Sicurezza ed efficacia di Nasya/Prevalin nella riduzione dei sintomi della rinite allergica” Clinica Respir J. Ottobre 2014;8(4):382-90. doi: 10.1111/crj.12080. Epub 23 dicembre 2013.

7. PubMed Do Radhika 1, ✉ , Sol Vinod Kumar 1 , K Mihirjan 2 “Studio clinico randomizzato controllato per valutare l’efficacia di Nasya nel ridurre i segni e i sintomi della spondilosi cervicale” Ayu. 2012 gennaio-marzo;33(1):73–77. doi: 10.4103/0974-8520.100316

8. PubMed J Ayurveda Integrale Med Sarvesh Kumar Singh1, Kshipra Rajoria2, Avadhesh Kumar3, et al.Uno studio clinico controllato in doppio cieco per valutare gli effetti della terapia nasale con olio di Vrihatajivakadya su diverse viscosità nei pazienti con emicrania” .2023 marzo-aprile;14(2):100662. doi: 10.1016/j.jaim.2022.100662. Epub 13 novembre 2022.

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